Nell’ottica di una maggior comunicazione con le nostre famiglie e chi ci segue, inauguriamo oggi una nuova rubrica per conoscere meglio le diverse categorie Gispi.
Partiamo dai più piccoli, l’U6 Gispi, i nostri Microbi&Virus. Per conoscere meglio questa nostra realtà parliamo con Chiara Nocentini, responsabile educativo di categoria.
Ciao Chiara, siamo già a metà stagione sportiva, come valuti il lavoro svolto finora con i più piccoli, sia sul campo che dalla società?
La nostra categoria, essendo formata dai più piccoli, è composta prettamente da bambini e famiglie neofite, quindi il lavoro che abbiamo svolto finora è stato più di aggregazione e di conoscenza della nostra società. Sarà da ora in avanti che raccoglieremo i frutti di questo lavoro, visti i molteplici appuntamenti che ci vedranno impegnati sui campi tra concentramenti regionali e tornei, così da unire sia i bambini in campo che i genitori come sostegno. Credo, inoltre, che il torneo “Denti” sarà l’occasione più importante per affermare ancora di più il ruolo dei genitori e dei bambini all’interno della nostra società.
Quanti bambini sono in gruppo stabilmente? Ce ne sono stati molto nuovi rispetto alla stagione passata e ne potranno arrivare di nuovi ancora?
In questo periodo dell’anno abbiamo circa 50/55 bambini attivi che si allenano dislocati sui nostri campi e il 95% di questi sono nuovi. Direi un numero molto consistente per i Microbi&Virus del Gispi! Abbiamo iniziato la stagione con numeri sorprendenti: nelle prime due settimane di settembre sono passati a provare sui nostri campi circa 120 bambini nuovi. Grazie al lavoro che svolgiamo nelle scuole d’infanzia, grazie al passaparola e al volantinaggio, il flusso di bambini nuovi continua tutt’oggi.
Insomma…un ottimo lavoro fin qui! Merito sicuramente tuo e del gruppo di educatori che ti circonda – che vogliam ricordare: Dardan Ramaj, Michele Natali, Lorenzo Fabbri, Mila Bizzi, Bianca Battiston, Andrea Vieri, Elisa Paoletti (Responsabile area Comuni medicei), Diego Palandri (Corso Comuni medicei), Rudi Girasole (Corso Montemurlo), Giordano Fabbri – Ma quali sono le caratteristiche che deve avere un buon educatore Gispi?
Credo che un buon educatore per lavorare in questa categoria debba avere una gran fantasia e creatività per richiamare l’attenzione dei bambini tramite la loro immaginazione. Indispensabile è sapersi divertire insieme a loro, ma allo stesso tempo essere autorevole per far rispettare le regole di base e poter lavorare in maniera efficace con bambini che si distraggono molto facilmente.
A questa età, con bambini così piccoli, quanto conta il risultato nella tua categoria? Quali sono invece le cose importanti da insegnare ai più piccoli?
Diciamo che in generale conta molto poco, lo utilizziamo come strumento per capire in che modo poter lavorare meglio. Adesso conta di più insegnare ai nostri Microbi&Virus che cosa significa far parte di una squadra e giocare insieme. Ma non ci dimentichiamo che alla base di tutto rimane il divertimento e che proprio attraverso questo cerchiamo di ottenere, durante il gioco, il rispetto dei compagni di squadra e degli altri.