Pubblichiamo con piacere questa bella lettera che Gianluca Mantovani, educatore U6, ha dedicato ai suoi piccoli amici al termine di una stagione ovale emozionante e indimenticabile.
“Ed ecco giunto il momento per me più difficile da affrontare, il saluto ad alcuni dei miei piccoli rugbisti.
Un anno lungo e faticoso, ma tremendamente breve in realtà.
Una fatica che svaniva ogni qualvolta, che, arrivato al campo, ad attendermi c’era l’abbraccio di un bambino che in preda all’entusiasmo che li caratterizza a questa età, mi raccontava quello che aveva fatto o imparato nel week end che io non avessi ancora visto.
Mi mancheranno quelle mani sempre pronte a catturare le mie, quelli sguardi attenti a cogliere la vera essenza dei miei discorsi.
C’è chi dice che ha stare con i bambini si diventa come loro, io ho avuto il privilegio di vivere queste emozioni e spero realmente di assomigliargli almeno un po’ e di riuscire ad avere il più possibile un cuore sincero e puro come il loro.
Sono cresciuti e tanto , gli ho visti affrontare le loro prime paure, fare cose che mai avrei sperato ed immaginato quando a settembre li ho conosciuti.
Che gioia vedere nei loro occhi quella consapevolezza di essere riusciti a fare un esercizio nuovo, di essere riusciti a placcare l’amico più grande o di aver fatto la loro prima meta.
Sono sicuramente tutti dei piccoli Avengers uniti da dei super poteri, la grinta! la determinazione! usati spesso come armi segrete anche nei tornei appena fatti.
Con alcuni dei microbi il mio tempo è terminato e anche se ho sempre cercato di dare il massimo, avrei voluto fare di più e meglio.
Certo il mio è un arrivederci, non un addio e state pur certi che quando sarò al campo ad allenare altri bambini, il mio occhio cercherà sempre i miei ometti che nel frattempo saranno ad allenarsi con altri splendidi maestri.
Spero di rimanere nel loro cuore almeno in parte come loro rimarranno per sempre nel mio e di essere riuscito a trasmettergli la meraviglia e l’unicità di questo sport, capace di creare dei legami e dei valori indissolubili nel tempo.
Senza vergogna ora vi dico che il mio occhio è lucido ad il solo pensarli, saluto i miei ometti dandogli un grosso abbraccio, uno di quelli che spesso ci siamo dati in questo nostro meraviglioso anno e vi dico ancora grazie piccoli rugbisti, grazie e grazie anche a te Signor Gispi! per avermi dato questa opportunità.”