I Tigers verso il big match con Lucca: parola a capitan Doni
Il punto della situazione con il mediano di apertura e capitano della Prima Squadra Gispi
Mancano sei giorni all’inizio della seconda fase del campionato toscano di Serie C. Mentre i Gispi Tigers si stanno preparando al momento cruciale della stagione noi abbiamo fatto una chiacchierata con il capitano Jonathan Doni che ci ha parlato dello stato di forma della squadra.
Giovedì 7 febbraio avete giocato un interessante test infrasettimanale con la Prima Squadra dei Cavalieri Union Prato Sesto. Che impressioni hai avuto al termine della seduta congiunta con il team di serie A?
E’ stata una buona occasione per affrontare una squadra di categoria superiore dove abbiamo fatto il punto sul nostro stato di forma ad una settimana dall’inizio della seconda fase. L’ obiettivo non era certo quello di sfidare i ragazzi del Prato Sesto sul piano fisico, piuttosto volevamo misurare la nostra attitudine in un impegno di intensità e livello tecnico più alto. Alla fine il bilancio è positivo, abbiamo combattuto e cercato di contendere molti palloni. Non era facile imporre il nostro gioco, ma abbiamo comunque provato a sviluppare delle soluzioni offensive coraggiose. Credo che anche i ragazzi dei Cavalieri Union, nonostante il tasso tecnico diverso, abbiano potuto sfruttare la partita come un allenamento proficuo per i loro prossimi impegni.
Domenica 17 febbraio riprende il campionato di Serie C con la sfida esterna sul campo del Rugby Lucca. Quale squadra temi di più fra quelle che dovrete affrontare nei prossimi mesi?
Proprio il Rugby Lucca è la formazione che può metterci subito in difficoltà e che personalmente temo di più. Abbiamo grande rispetto per questa squadra, anche perché nella scorsa stagione è arrivata una sconfitta in casa loro e sappiamo di trovarci di fronte ad un gruppo capace di giocare a rugby con buona efficacia. Al momento dobbiamo far fronte ad una situazione infortuni abbastanza delicata, ma sono convinto che il turn over applicato nella prima fase di campionato ci abbia resi complessivamente tutti più preparati. Mi aspetto di trovare anche il Rugby Pistoia fra le candidate al vertice della seconda fase, perché li abbiamo visti giocare e ci hanno impressionato nell’equilibrio fra organizzazione collettiva e agonismo sui punti di incontro. Ci sarà da divertirsi.
Quali sono i punti forti e i punti deboli di questi Gispi Tigers?
L’energia del gruppo è il nostro valore aggiunto, il vero punto forte. Non lo dico per fare retorica, ma proprio perché andare al campo per allenarsi in questa stagione è un piacere. Tutti condividiamo l’obiettivo della promozione in C1 elite e stiamo lavorando con grande sintonia per raggiungerlo. Di contro abbiamo qualche problema sullo sviluppo di una formazione “base” perché, comprensibilmente, ci sono delle assenze fra allenamento e partita che a volte stravolgono i piani iniziali. In fin dei conti il nostro è un rugby non professionistico e dobbiamo accettare questo aspetto come parte del gioco. Mi fa piacere sottolineare che nonostante la percentuale di presenze non sia sempre la stessa, la squadra è riuscita ad essere competitiva anche con assetti molto diversi di domenica in domenica.
C’è un giocatore che vuoi citare fra i tuoi compagni?
Filippo Bracciali merita di essere nominato fra i giocatori più costanti e positivi. Il suo apporto è sempre molto importante per l’economia del gioco dei Tigers e credo che in un futuro non troppo lontano possa diventare il capitano di ideale di questa squadra.
E’ il tuo secondo anno da capitano. Come vivi questo ruolo all’interno del gruppo?
All’inizio di ogni stagione è prassi riunirci e votare il capitano. Devo essere sincero, non credevo di avere le doti di leadership necessarie per indossare la fascia, ma quando sono i tuoi compagni a chiedertelo per il secondo anno consecutivo non puoi tirarti indietro. Ho il piacere di prendermi questa responsabilità perché il rispetto e la stima che i ragazzi hanno in me sono ricambiati totalmente verso di loro.
A proposito del gruppo, possiamo dire che l’apporto di alcuni giocatori di grande esperienza come Luca Randelli e Niccolò Tempestini Senior è irrinunciabile per questa squadra?
Senza dubbio. Stiamo ricevendo un grande contributo in termini di esperienza da dei ragazzi che hanno tanto da insegnare a tutto il gruppo. Luca, Niccolò, ma anche Francesco Monticelli, Marco Squilloni, Edoardo Aquilano sono tutti giocatori che aiutano i nuovi Tigers ad inserirsi nel gruppo attraverso esempi positivi dentro e fuori dal campo. Mai esuberanti e sempre a disposizione per aiutare il compagno.
Infine, cosa ti piacerebbe che cambiasse in meglio nel campionato toscano di Serie C ?
E’ un torneo che negli anni ha saputo diventare sempre più combattuto e corretto. Molte squadre hanno compiuto significativi passi in avanti sul piano tecnico e il livello di gioco ne risente in positivo. Proprio per questo credo che una maggiore visibilità del rugby amatoriale aiuterebbe i giocatori a sentirsi più gratificati. Le iniziative di promozione sono quasi sempre realizzate dalle società stesse, e io spero che il futuro possa regalarci sempre più momenti di comunicazione esterna promossi dalla Federazione e dai Comitati Regionali.