Tre anni fa abbiamo incontrato Giacomo Denti, figlio di Luciano Denti, a cui è dedicato il Torneo giunto alla ventiquattresima edizione e indimenticato Presidente del Gispi fino al 1991.
Fu una chiacchierata estremamente piacevole con una persona che ho avuto il piacere di conoscere anche per ragioni extrasportive. Fra ricordi del passato e confronti con il presente ne uscì uno spaccato del Gispi agli albori.
Giacomo in quella intervista ci riportò ad una dimensione pionieristica del rugby pratese, in cui i rapporti fra persone, il volontariato e la collaborazione erano elementi che costituivano la solidissima base di appoggio del nostro club. Siamo convinti che oggi sia ancora così e vi riproponiamo quell’intervista.
“Pensare al Gispi di ieri è come ricordare una grande famiglia allargata. Non avevo solo un padre, una madre e dei fratelli, ma un nucleo arricchito da amici che contribuivano volontariamente a far crescere questa società di cui facevo parte con immensa felicità. All’epoca eravamo pochi, ma spinti da una grande passione ;Usavamo la roulotte di famiglia, che in estate serviva per le vacanze, per fare da segreteria al nostro torneo e, tanto per capire, io giocavo già da prima dell’età consentita dei sei anni, mischiandomi con i bambini più grandi e non rispettando al cento per cento così il regolamento imposto dalla federazione. Comunque sfruttavo la mia vivacità e mi divertivo anche a dispetto delle ovvie differenze fisiche che ci potevano essere fra bambini in età da asilo.
Proprio da questa sconfinata passione per il rugby è nato il Torneo “Luciano Denti”, che si pone ogni anno l’obiettivo di ricordare al meglio una persona che ha contribuito concretamente a rendere il Gispi una società modello. Giacomo così ci ha raccontato che cosa significa seguire da vicino una competizione dedicata a suo padre.
“Quando mio padre è mancato è come se quella famiglia allargata di cui parlavo sopra avesse perso il punto di riferimento. Credo che tutto l’impegno profuso da mio padre negli anni della sua presidenza non sia stato vano, e guardo con estremo piacere a questa competizione che anno dopo anno cresce come numeri e livello. Mia madre ha avuto qualche difficoltà a prendere confidenza ogni anno con il torneo in memoria di Luciano, ma per tutta la mia famiglia si tratta di un momento importante, che ci riempie di orgoglio, anno dopo anno.”
Il rugby vissuto da Giacomo non è lo stesso che vediamo oggi. I campi avevano pochissima erba e le società andavano avanti soprattutto grazie al volontariato di inguaribili appassionati. Oggi ci lamentiamo se gli spogliatoi sono poco puliti, mentre nei primi anni 90 se giocavi a rugby dovevi accontentarti di un container puzzolente e di palloni ben più che consumati. Abbiamo chiesto di raccontarci un aneddoto legato agli anni in cui Luciano Denti era Presidente del Gispi e Giacomo non si è fatto pregare…
“Mio padre utilizzava il Ford Transit di famiglia per raccogliere ed accompagnare i ragazzi del Gispi. Non c’era il bus societario, ma nessuno voleva saltare allenamenti e partite. Così ci si arrangiava. Dopo un match giocato a Firenze, di ritorno verso casa, si guastò improvvisamente la frizione del mezzo. Così, grazie ad un rimedio di fortuna realizzato con corde, bastoni e stracci, siamo tornati a casa con i bambini che tiravano la frizione dalla corda mentre mio padre scandiva i tempi del cambio marce a suon di urli. Era un rugby più rustico, e andavamo a tornei e partite tutti vestiti in modo diverso. Potrei così ricordare anche quando mia madre comprò dei cappelli verdeblù in sconto al supermercato, per avere almeno un oggetto che ci riunisse sotto lo stesso colore. Lo spirito di squadra, nonostante le difficoltà, era già molto forte e credo che proprio lì siano state gettate le basi per un rugby pratese forte e orgoglioso.”
Questo piccolo tributo rende omaggio ad un gruppo di persone che purtroppo non ci sono più, o si sono defilate. La forza del Gispi si riconosce anche nel tenere vivo il ricordo di uomini eccezionali, a cui è mancato il tempo per vedere 1000 bambini provenienti da tutta Italia correre e sudare dietro ad una palla ovale.
Buon 24° Torneo Denti
V.B.
Nota:
Giacomo Denti è un “gispolotto” ad honorem. Ha iniziato a giocare da bambino, per concludere la sua attività a 22 anni. Nel mezzo tanti tornei giocati e vinti, (tra cui un “Città di Treviso” nel 1989 oggi denominato Torneo Topolino) un esordio in serie B con la gloriosa rugby Prato, quattro anni di selezione regionale toscana ecc. ecc.
Aspettiamo solo di rivederlo sul campo